Questa ricetta è tratta dal libro ''Non ti muovere'' editore Mondatori di Margaret Mazzantini.
Leggere un libro e trovarci anche la ricetta è il massimo a chi piace cucinare, anche se questa è di una semplicità unica.Il problema è che leggendo io avverto anche il profumo xk immagino lei che prepara!! ahahaha
La protagonista, x chi non ha letto il libro,Si chiama Italia, è una povera ragazza capitata tra le mani di un uomo per bene,
che chissà xk sono sempre i più bizzarri; nasce tra di loro un rapporto strano, e lei, nonostante tutto, gli prepara da mangiare, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Il libro racconta che lei va nell'orto prende pomodori e basilico e gli prepara gli spaghetti al pomodoro fresco.Certo x una che si chiama Italia e prepara spaghetti pomodoro e basilico...... e il massimo dell'italianità!
Ecco, io praticamente faccio la stessa cosa, quando è tempo di pomodori, e si li ho piantati,ormai nn e' più tempo di pomodoro nell'orto, ma ancora ho qualche piantina di profumato basilico nell'orto insieme a prezzemolo timo e origano... vado nell'orto raccolgo pomodori e odori e faccio questa pasta, come dice la Clerici sciuè sciuè!! cioè veloce veloce!Infatti mentre si attende che l'acqua x la pasta bolle si prepara il sughetto ! Quindi diciamo che questi spaghetti sono un saluto all'estate che andata via,ahimè,
purtroppo il pomodoro fresco è del market...ehehhehe ma il basilico no!!!
ingredienti
200 gr. di spaghetti
4-6 pomodori maturi
ciuffi di basilico
olio evo
sale
aglio (facoltativo)
@@@@@@@@
Ecc,o diciamo che il classico di spaghetti al pomodoro sono :pomodoro e basilico!
Intanto si mette la pentola con l'acqua x cuocere gli spaghetti.Se si sala l'acqua o no , cioè prima o dopo il bollore a vostro uso (eheheh).
Si prendono i pomodori e si tagliano a pezzi nn tanto piccoli.
In un tegame antiaderente, abbastanza grande x spadellare gli spaghetti, si mettono 3-4 cucchiai d'olio, ( a questo punto si mettono 2 spicchi d'aglio in camicia schiacciati con il palmo della mano, si può omettere) far scaldare un po' e aggiungere i pomodori a pezzettoni salare, fare appassire poco, il pomodoro deve restare ''fresco''!!!
Abbassare la fiamma o spegnere il fuoco del pomodoro. Buttare la pasta e qualche minuto prima che la pasta sia cotta scolarla velocemente ( nn troppo asciutta) e passarla nel tegame dove c'è il pomodoro. Ravvivare la fiamma, a questo punto aggiungere il basilico spezzato con le mani ( mai con il coltello, si ossida ,neanche le forbici) si rimesta velocemente e si versa in una zuppiera e si porta in tavola.
Se si usa l'aglio si toglie prima di mettere gli spaghetti nella zuppiera.
Fatto! nn è difficile!! è buonissima.!!
Se nn si vuole usare il pomodoro ''fresco'' d'inverno xk è di serra, si possono usare i pelati a pezzettoni.
Il pomodoro fatto così lo metto anche sulla pizza!
Ma questa è un altra ricetta... letteralmente farina del mio sacco!!! :-D
Rileggendo il contest mi e' piaciuto leggere che si può trascrivere un pezzo del libro dove c'è il passaggio del piatto da preparare..... ecco....
C'erano alcune nespole posate sul tavolo, ne presi una.Era di una pasta dolce, ne presi un altra.
<<Hai fame?>> disse
La sua voce era fioca, proveniva dal silenzio.Anche Italia doveva aver pensato qualcosa di strampalato. Quando la mia mano aveva smesso di stringere la sua, lei aveva schiuso le dita e il denaro era caduto in terra.Ora me la porgeva vuota quella mano:<<Dammi>>, e le diedi i noccioli.
<<Ti faccio un piatto di spaghetti?>>
<<Come?>> sussurrai, stupito da quella proposta.
<<Con il sugo , o come vuoi tu>>
aveva frainteso la mia domanda. Mi scrutava con una faccia nuova, all'improvviso vivace, gli occhi vibrano dentro le loro orbite come teste appena spuntate da un guscio.Non avevo intenzione di fermarmi. Ma c'era quella piccola speranza appesa al suo viso.Una speranza così lontana dalla mia. Perché anche io speravo, Angela. In qualcosa che nn era in quella stanza né altrove, che forse marciva alla ossa di mio padre. Qualcosa di cui nn sapevo nulla, davvero inutile da cercare.
<<Lo fai buono il sugo?>>
Rise, s'infiammo di gioia, e per un attimo pensai che forse anche la mia speranza era modesta e facile come la sua.
S'incamminò sbieca verso la camera da letto, tentando di coprirsi con quella maglietta troppo corta. Mi tornò davanti svelta con un paio di pantaloni da tuta addosso e i suoi sandali multicolore slacciati <<Esco un attimo>>
La spiai dalla finestra, mentre riappariva alle spalle della casa, dove, mi accorsi, cresceva un piccolo orto.
i tacchi affondavano nella terra, con una torcia in mano, frugava in un filare di piante sorrette da canne. Riapparve con un fardello nella maglietta e s'infilò in cucina.dalla porta vedevo la sua figura che si affacciava, ora intera, ora solo con un braccio, con un ciuffo di capelli.Si allungava verso il pensile e tirava fuori una pentola, un piatto.
Aveva lavato i pomodori con cura,uno alla volta, e adesso, china su un tagliere, faceva correre in fretta un grosso coltello sminuzzando gli odori. La lama attaccata alle dita senza incertezze. E scoprivo stupito che Italia era una cuoca pulita e precisa, padrona dei suoi gesti, della sua cucina.......
poi continua ....
Mi piace questo libro anche se nel contempo è triste, forse xk è reale, nel senso che storie così capitano nella vita tutti i giorni .... :-D
Rileggendo il contest mi e' piaciuto leggere che si può trascrivere un pezzo del libro dove c'è il passaggio del piatto da preparare..... ecco....
C'erano alcune nespole posate sul tavolo, ne presi una.Era di una pasta dolce, ne presi un altra.
<<Hai fame?>> disse
La sua voce era fioca, proveniva dal silenzio.Anche Italia doveva aver pensato qualcosa di strampalato. Quando la mia mano aveva smesso di stringere la sua, lei aveva schiuso le dita e il denaro era caduto in terra.Ora me la porgeva vuota quella mano:<<Dammi>>, e le diedi i noccioli.
<<Ti faccio un piatto di spaghetti?>>
<<Come?>> sussurrai, stupito da quella proposta.
<<Con il sugo , o come vuoi tu>>
aveva frainteso la mia domanda. Mi scrutava con una faccia nuova, all'improvviso vivace, gli occhi vibrano dentro le loro orbite come teste appena spuntate da un guscio.Non avevo intenzione di fermarmi. Ma c'era quella piccola speranza appesa al suo viso.Una speranza così lontana dalla mia. Perché anche io speravo, Angela. In qualcosa che nn era in quella stanza né altrove, che forse marciva alla ossa di mio padre. Qualcosa di cui nn sapevo nulla, davvero inutile da cercare.
<<Lo fai buono il sugo?>>
Rise, s'infiammo di gioia, e per un attimo pensai che forse anche la mia speranza era modesta e facile come la sua.
S'incamminò sbieca verso la camera da letto, tentando di coprirsi con quella maglietta troppo corta. Mi tornò davanti svelta con un paio di pantaloni da tuta addosso e i suoi sandali multicolore slacciati <<Esco un attimo>>
La spiai dalla finestra, mentre riappariva alle spalle della casa, dove, mi accorsi, cresceva un piccolo orto.
i tacchi affondavano nella terra, con una torcia in mano, frugava in un filare di piante sorrette da canne. Riapparve con un fardello nella maglietta e s'infilò in cucina.dalla porta vedevo la sua figura che si affacciava, ora intera, ora solo con un braccio, con un ciuffo di capelli.Si allungava verso il pensile e tirava fuori una pentola, un piatto.
Aveva lavato i pomodori con cura,uno alla volta, e adesso, china su un tagliere, faceva correre in fretta un grosso coltello sminuzzando gli odori. La lama attaccata alle dita senza incertezze. E scoprivo stupito che Italia era una cuoca pulita e precisa, padrona dei suoi gesti, della sua cucina.......
poi continua ....
Mi piace questo libro anche se nel contempo è triste, forse xk è reale, nel senso che storie così capitano nella vita tutti i giorni .... :-D
ciao! la ricetta è perfetta per il mio contest.. vado subito ad inserirla.
RispondiEliminaPotresti farmi solo un piccolissimo favore? dovresti esporre il banner sia nella pagina principale del tuo blog che alla fine del post o almeno in uno dei due posti.
graaazie e a presto
intanto mi unisco ai tuoi follower! :D
Bellissimo il libro, e buonissima la pasta!
RispondiEliminaUn classico che adoro!
Buona domenica!
Vanno bene anche i pomodori nn troppo maturi?
RispondiEliminaCiao Elisa, penso di si, se preferisci mangiare i pomodori verdi, o per lo meno nn proprio rossi.
RispondiEliminaciao grazie!